Villa Medicea La Petraia
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Descrizione della villa
Situata sulla collina di Castello, Villa La Petraia domina la città di Firenze ed offre ai visitatori sale affrescate con preziosi arredi d'epoca, oltre ad un lussureggiante parco ed ai giardini terrazzati.
Antico edificio fortificato, di cui resta la torre, appartenuto alla famiglia Brunelleschi prima, e agli Strozzi poi, La Petraia fu donata da Cosimo I de Medici al figlio, il cardinale Ferdinando, nel 1568 e poi ampliata per trasformarla in un'elegante dimora rinascimentale.
Passata ai Lorena nel Settecento, divenne residenza di Vittorio Emanuele II in epoca sabauda, e nel 1919 venne donata allo Stato Italiano.
L'attrattiva principale della Villa è lo splendido cortile trasformato nell'Ottocento in Salone delle Feste con la sua copertura in ferro e vetro, il grande lampadario in cristallo ametista, gli affreschi del Volterrano raffiguranti i Fasti Medicei del Seicento, e quelli di Cosimo Daddi della fine del '500.
Interessanti anche la Sala Rossa con arazzi fiamminghi del XVII secolo, la Sala della Musica con il grande pianoforte-armonium ottocentesco, la Sala Impero con arredi del periodo napoleonico e la Camera della Bella Rosina, stanza di Rosa Vercellana, moglie morganatica del re d'Italia Vittorio Emanuele II, con il baldacchino della prima metà del XIX secolo.
Fra gli arredi, particolarmente preziosi due piani da tavolo intarsiati in stile barocco della seconda metà del Seicento conservati nella loggia di levante.
All'interno della Villa si trova anche l'originale scultura bronzea del Giambologna raffigurante Venere-Fiorenza che si trovava alla sommità dell'omonima fontana realizzata dal Tribolo e da Pierino da Vinci situata nei giardini.
I giardini antistanti la Villa si sviluppano su tre terrazze sovrapposte con al piano inferiore un tipico giardino all'italiana con siepi di bosso e, a quello superiore, il prato della figurina e quello dei castagni. Sul retro si estende invece il grande parco all'inglese voluto da Leopoldo II di Lorena che nel 1829 incaricò dei lavori l'architetto boemo Joseph Frietsch, il quale collegò i due possedimenti di Castello e Petraia con vialetti che si inerpicano sulla collina contornati da lecci, cipressi, roverelle, e affiancati da ruscelli e laghetti.
Gli ambienti della Villa sono accessibili con visite accompagnate gratuite ogni ora a partire dalle 8:30 ed ospitano spesso mostre, come l'esposizione delle celebri lunette di Utens raffiguranti le Ville Medicee.
Mappa e contatti
Villa La Petraia
- Telefono055451208
- Sito internetwww.polomusealetoscana.beniculturali.it
Orari e info utili
- Le visite sono ad orari fissi, sono gratuite e accompagnate da una guida
- Non si accettano prenotazioni